La Cassazione ha confermato il diritto di risarcimento per le “carriere rovinate” di Fabrizio Provitali e Alessandro Cucciari, ex calciatori diffamati negli anni ’90 da una notizia infondata su un loro coinvolgimento nello scandalo del “Totonero” del calcioscommesse.
La decisione è arrivata al termine di una vicenda giudiziaria durata quasi trent’anni. La storia risale al 27 ottobre 1994 quando Provitali e Cucciari, rispettivamente classe 1968 e 1969 e all’epoca in forza al Modena, furono accusati da un quotidiano locale di aver truccato una partita di Serie C scommettendo una ingente somma di denaro in schedina. De Paola: “Napoli ha scrollato via un peso. Vlahovic? Un flop clamoroso finora!”
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A seguito della conferma della falsità della notizia, i due hanno quindi chiesto un risarcimento per “l’interruzione delle trattative con Roma e Lecce relative ad un loro trasferimento nelle suddette squadre” e per la notevole “sofferenza sul piano psicologico, in quanto i tifosi del Modena li avevano accusati di aver determinato la retrocessione della squadra in Serie C”.
I magistrati, secondo quanto emerso dall’istruttoria, hanno confermato la connessione tra la notizia diffamatoria e “l’interruzione delle carriere di entrambi i giocatori, all’epoca venticinquenni e nel pieno della loro vita professionale“. Per gli ermellini piena conferma alla decisione della Corte di Appello del 2019 che ha liquidato 200mila euro a Provitali e 450mila euro a Cucciari.

