Nel corso del tempo, i napoletani hanno spesso dato lezioni di civiltà che dovrebbero servire da esempio per molte altre tifoserie italiane. Un episodio recente ha messo in evidenza questa differenza di comportamento, confrontando i sostenitori partenopei con quelli di altre città.
La rimonta del Bologna e i cori offensivi
Il Bologna, che aveva inizialmente conquistato un vantaggio sostanzioso portandosi sul 3-0 contro la Juventus, alla fine ha chiuso la partita con un pareggio di 3-3. Sebbene l’incontro sia stato per certi tratti molto avvincente, non sono mancati episodi spiacevoli: alcuni tifosi emiliani hanno intonato cori invocando la furia del Vesuvio. Questo tipo di comportamento non è nuovo, ma continua a suscitare polemiche e indignazione.
La reazione del noto scrittore napoletano
A tal proposito, Angelo Forgione, uno scrittore napoletano, ha espresso il suo disappunto su X (ex Twitter). Forgione ha voluto sottolineare come i napoletani, in passato, abbiano dimostrato una civiltà superiore, evitando di cadere in simili trivialità. Il comportamento del popolo partenopeo, infatti, è spesso citato come un modello di rispetto e sportività, in contrasto con le azioni di alcune altre tifoserie.
Questi episodi ci ricordano quanto sia importante il ruolo dei tifosi nel promuovere un’immagine positiva del calcio e dello sport in generale. Mentre il Bologna e la Juventus combattevano una battaglia sul campo, gli atteggiamenti dei tifosi fuori dal campo ricordano che c’è ancora molta strada da fare per raggiungere un livello di civiltà e rispetto reciproco adeguato.
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