Giovani italiani sotto esame: la "esterofilia" nel pallavolo femminile messa a nudo dal Ct #Italvolley #Giovani #Pallavolo #Sport
La nazionale italiana femminile di pallavolo affronta una sfida che va ben oltre il campo da gioco. Il commissario tecnico dell’Italvolley ha lanciato una provocazione netta: "Nel nostro Paese c’è un po’ di sfiducia nei giovani, non sono mai ritenuti pronti, e c’è esterofilia".
Un’accusa che scardina un sistema sportivo che sembra preferire l’esperienza, o meglio, guarda con sospetto alle nuove leve. Il risultato? Una nazionale che rischia di perdere freschezza e innovazione proprio quando servirebbero energia e nuovi talenti. Tifoso del Napoli: “Ai miei azzurri è mancato molto più del gol, dov’è finito il gioco?”
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La "esterofilia" non è solo un vezzo linguistico, ma una vera e propria realtà nel mondo sportivo italiano, dove spesso la preferenza va a giocatrici straniere o a veterane considerate più "sicure" rispetto ai giovani del vivaio nazionale.
Questo atteggiamento ha ripercussioni evidenti anche nel contesto più ampio della pallavolo femminile, dove la difficoltà nel dare fiducia alle nuove leve si traduce nella stagnazione del ricambio generazionale e nella perdita di potenziale crescita del movimento.
Il Ct sembra voler scuotere le coscienze, evidenziando un problema culturale radicato che gli addetti ai lavori dovranno affrontare se vorranno costruire un futuro solido e competitivo per la squadra azzurra.

