A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Vincenzo D’Angelo, giornalista Gazzetta dello Sport: “Questo tonfo clamoroso è figlio di scelte sbagliate, qualcosa si è rotto a livello di spogliatoio, di gioia di vincere insieme.
Lo scorso anno è stata sottovalutata la figura di Giuntoli e Spalletti, veri leader di questa squadra, remavano tutti nella stessa direzione. Evidentemente, anche grazie ai risultati, hanno avuto la forza di farsi seguire in tutto e poi, lo sappiamo, quando arriva la vittoria tutto viene da sé.
Questo Napoli, al primo episodio negativo, sparisce dal campo, ieri è successo ancor prima dell’episodio negativo. Purtroppo, adesso manca l’anima, certezze tecniche e mentali, quella consapevolezza che era stata acquisito ed ha perso. Come ne esce De Laurentiis? In questo momento è difficile.
Il mercato langue? Sono d’accordo. Sapendo che doveva intervenire, come è stato lui stesso ad ammetterlo dopo Monza, ci aspettavamo un pronti via di fuoco, cosa che faceva anche in passato.
Il Napoli individuava la necessità, interveniva e i primi di gennaio i nuovi innesti erano già a Castel Volturno per la ripresa. La grande negatività avvolge la squadra e non arriva un episodio favorevole, manca un leader che scuota la squadra in campo. Supercoppa chiave di volta?
Ti dà un’occasione per dare un senso a questo momento della stagione. Il Napoli è uscito umiliato dalla Coppa Italia, la partita col Frosinone non è accettabile per la società e tutti i giocatori. Ballardini al Napoli? Onestamente non credo che il Napoli abbia in testa di cambiare ancora allenatore.
7 punti in 7 partite non è una media che basta neppure per la salvezza, la situazione è molto nera. La storia di Ballardini dice che fa bene quando subentra, ma non ha mai fatto contratti di soli 6 mesi. Inter e Juventus? Due squadre agli antipodi.
Il Napoli ha ancora chance per la zona Champions? Dico una cosa banale, ma guardando la classifica e la stagione finora disputata, è a 5 punti dal 4°posto, basterebbe tornare ad essere squadra e crederci”.