L’addio sorprendente di Simone Inzaghi e l’arrivo di Luka Modric: Serie A sempre più da palcoscenico per top player #Calcio #SerieA #InzaghiAddio #ModricMilano
L’uscita di scena di Simone Inzaghi dall’Inter ha scatenato reazioni accese e non prive di sarcasmo nel mondo del calcio italiano. Il giornalista Ivan Zazzaroni ha commentato senza peli sulla lingua il momento del tecnico nerazzurro su Instagram, evidenziando: "Se prima che tu decida se restare o andare (in Arabia) i tuoi prendono uno che si chiama Luis Henrique con un’acca di troppo, hai il dovere di cogliere al volo il senso del messaggio – tra il subliminale e il provocatorio – e salutare serenamente la compagnia per raggiungere i milioni sauditi".
Il colpo subito in Champions League a favore del Paris Saint-Germain, con quel 5-0 che ha distrutto ogni velleità, ha segnato la fine di un percorso. Zazzaroni non usa mezzi termini: "Fuor di battuta, Simone ha fatto bene: non c’erano più le condizioni per proseguire. A una manita in faccia nella finale di Champions non sopravvive nessuno, neppure il più grande di tutti, il Magnifico Portoghese. Cinque dita di violenza parigina procurano infatti dolori lancinanti azzerando qualsiasi illusione. Perché una cosa è tentare di ricostruire squadra e clima dopo una sconfitta come quella di Istanbul, altro è ripartire da uno zerocinque con il costante accompagnamento della diffidenza del club e della tifoseria".
Ma se l’addio di Inzaghi è stato un fulmine a ciel sereno, la Serie A si prepara ad accogliere un vero re del centrocampo. Luka Modric, che a settembre spegnerà 40 candeline, sta per trasferirsi al Milan. Zazzaroni celebra il croato con queste parole cariche di ammirazione: "A settembre compirà 40 anni, lo farà a Milano. Nel Milan. Mi basterà vederlo anche solo per 10 minuti a partita. La serie A cimitero degli elefanti? Vero, ma ci sono elefanti che hanno zanne di avorio purissimo".
Il campione croato dovrebbe firmare un contratto biennale con i rossoneri, con uno stipendio da 4 milioni di euro più bonus, promettendo scintille per il pubblico italiano e confermando la voglia della Serie A di restare sotto i riflettori mondiali grazie a colpi ad alto tasso tecnico e… d’esperienza.