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Ziliani esplode: Quattro anni di successi buttati via e ora un inquietante dietro-front da non credere

Quando un tecnico italiano viene celebrato come un eroe per anni e poi trasformato in capro espiatorio da un giorno all’altro: ecco la doppia faccia dei media sportivi #Calcio #Inter #Inzaghi #MediaSportivi #CriticaSportiva

La faccenda è esplosa sui social grazie a Paolo Ziliani, che non le manda certo a dire. Il giornalista de Il Fatto Quotidiano ha scatenato una polemica infuocata sul trattamento riservato a un tecnico italiano appena dopo il suo addio all’Inter.

"L’inquietante dietro-front della Gazzetta che trasforma quattro anni di successi di Inzaghi all’Inter in quattro anni di fallimenti. Contrordine: non c’era il sole, grandinava". La frase colpisce come un pugno nello stomaco, perché denuncia un voltafaccia da parte di una testata sportiva storica che sembra dimenticarsi di tutto il buono fatto in passato.

Ziliani non si ferma e aggiunge il suo rammarico: "Sfogliare ieri il giornale sportivo che parlava dell’addio di Inzaghi all’Inter è stato un colpo al cuore: più che articoli, lapidi piantate nel camposanto allestito per l’ingrato e turpe allenatore. Quattro anni di narrazione smentita e capovolta dall’oggi al domani lasciando sbigottiti innanzitutto i tifosi nerazzurri." Insomma, un tradimento editoriale che lascia sconcertati tifosi e appassionati.

Il giornalista incalza: "La cosa che più stupisce è lo stupore. Di chi si stupisce. E resta attonito di fronte alla Gazzetta dello Sport che dopo aver cantato per quattro anni le formidabili gesta di Simone Inzaghi allenatore dell’Inter – il demone di Piacenza, l’uomo che faceva giocare l’Inter bene come mai nella sua storia la Beneamata aveva giocato – all’indomani della separazione consensuale (com’è stata descritta da entrambe le parti) avvenuta tra l’allenatore e il club manda in edicola un giornale, quello di ieri, che di colpo mette Inzaghi alla gogna trasformando le prodezze compiute (come l’aver condotto due volte l’Inter in finale di Champions League: nelle precedenti 66 edizioni l’Inter ci era andata 5 volte) in fallimenti (per l’appunto, l’avere perso queste due finali di Champions inaspettatamente raggiunte)."

Parole dure che svelano il lato più ipocrita della comunicazione sportiva, dove la memoria è incredibilmente corta e il giudizio spesso riservato a chi ha appena salutato lascia poco spazio a verità e buon senso. Il calcio italiano e i suoi addetti ai lavori continuano a scontare questa incoerenza cronica, tra gloria celebrata e condanna istantanea.

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