Le Operazioni di Mercato della Juventus e il Dubbio sui Soldi a Raiola
Paolo Ziliani, noto giornalista che da anni indaga nel mondo del calcio, ha sollevato importanti interrogativi attraverso il suo profilo X in merito alle operazioni di mercato della Juventus. In particolare, le sue domande sono rivolte ai flussi finanziari coinvolti con l’agente Mino Raiola.
"Il dubbio del giorno è: ma i soldi dati a Raiola facevano giri immensi e poi ritornavano? E se sì, nelle tasche di chi? Dopo la scoperta fatta dalla Procura di Torino di un misterioso debito da 13,5 milioni della Juventus nei confronti dell’agente non motivato a bilancio e la notizia, resa nota ieri, degli 8 milioni pagati dall’agenzia Raiola per sanare 90 milioni di commissioni mai dichiarate, ora la curiosità è: dove finivano realmente tutti i soldi messi nelle tasche dell’agente? Ne avevo parlato pochi giorni fa in un articolo per i miei abbonati su Substack: lo scandalo delle commissioni pagate agli agenti dai club di Serie A, le più alte in Europa nonostante la stragrande maggioranza dei nostri club sia letteralmente – finanziariamente parlando – alla canna del gas. In particolare mi ero soffermato ad analizzare l’incredibile caso di Mino Raiola, oggi scomparso, e cioè il procuratore che nel 2016, agevolando il trasferimento di Pogba dalla Juventus al Manchester United per 105 milioni aveva trattenuto per sè 27 milioni datigli dalla Juventus più 2,6 avuti dal giocatore; e in più, extra budget, era stato remunerato dal Manchester per 19,4 milioni. Totale guadagno dell’agente: 49 milioni. Per un solo affare di mercato".
Gli Accordi di Raiola con l’Agenzia delle Entrate
"Suggerivo cioè, apertamente e letteralmente, di andare a vedere che fine facessero tutti quei soldi indirizzati nelle tasche dell’agente: e dove si fermassero realmente. Ebbene, la notizia del giorno è che tre società estere attraverso le quali Raiola operò in Italia negli anni in questione, dal 2016 al 2020, per la precisione una maltese e due inglesi, hanno raggiunto un accordo con l’Agenzia delle entrate alla quale hanno versato 8 milioni dopo che la Guardia di Finanza aveva accertato 90 milioni di commissioni fatturate ai club italiani da Raiola ma mai dichiarate al Fisco. Si citano in particolare le operazioni compiute con la Juventus per la cessione di Pogba, l’acquisto di De Ligt e la cessione di Kean all’Everton, col Milan per il rinnovo contrattuale di Donnarumma, col Napoli per l’acquisto di Lozano dal PSV e di Manolas dalla Roma. Secondo la Guardia di Finanza queste società maltesi e inglesi di Raiola operavano in Italia grazie a una “stabile organizzazione personale” non dichiarata".
Le Curiosità Sulle Operazioni Finanziarie
"Nel mio pezzo postato pochi giorni fa scrivevo testualmente: “Se nessuno di voi ha fatto pensieri strani sulla destinazione finale di quella montagna di soldi, alzi la mano”. Io, specie dopo aver ascoltato testimonianze dirette di addetti ai lavori vicini ai personaggi interessati dagli eventi, qualche pensiero strano l’avevo fatto: così come tempo dopo l’avevano fatto, e certamente più a ragion veduta, i magistrati della Procura di Torino che spulciando nella cloaca dei bilanci della Juventus avevano scoperto cose a dir poco strane, a cominciare da un misterioso debito di 13,5 milioni del club nei confronti dell’agente Mino Raiola che in nessun modo i bilanci spiegavano".
"In cosa esattamente consistesse questa “opacità dei rapporti” tra la Juventus e il re degli agenti Mino Raiola lo capiremo, si spera, quando il processo penale a carico degli allora dirigenti Agnelli & company verrà celebrato. Di certo, al di là dei 90 milioni di commissioni mai dichiarati al Fisco da Raiola e oggi sanati dal fratello Vincenzo Raiola e dall’avvocato brasiliano Rafaela Pimenta (che gli sono succeduti alla guida dell’agenzia) col versamento di 8 milioni, la domanda più importante, quella che rimane sospesa a mezz’aria tenendo tutti col naso all’insù e alla quale sarebbe il caso di provare a dare una risposta è: che giri facevano esattamente tutti quei soldi dati a Raiola? Come gli amori cantati da Venditti, facevano forse giri immensi e poi ritornavano? E se sì, per la precisione, nelle tasche di chi? Ah, saperlo!", ha concluso Ziliani.
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