Marotta difende l’Inter dopo la figuraccia al Mondiale: "Non è fallito un bel niente, gli altri sono solo più scarsi" #Inter #CalcioMondiale #SquadraDaVincitori
Giuseppe Marotta, il capo dell’Inter, si è sfogato dopo la batosta contro il Fluminense negli ottavi del Mondiale per Club, minimizzando la delusione con un po’ di sano realismo calcistico. In una chiacchierata a Sport Mediaset, ha dipinto la stagione come un successo, nonostante le lamentele tipiche dei perdenti. "Il bilancio finale è di una stagione molto ricca, logorante dal punto di vista psicofisico. Aver giocato stasera la 63^ partita è straordinaria e guardando all’Italia abbiamo anche più di venti partite rispetto a dirette concorrenti. La stagione ci ha visti protagonisti sia in Italia che all’estero: arrivare secondi non è aver fallito l’obiettivo, teniamo alta l’asticella e diamo il massimo, come è stato fatto e lo garantisco. A volte gli avversari sono più bravi, è lo sport. Ma la stagione va considerata assolutamente positiva".
Passando alle parole del capitano Lautaro Martinez, Marotta non ha perso tempo a liquidare le critiche, ribadendo che arrivare secondi non è una tragedia – come se certi club non sapessero neanche cosa significhi competere sul serio. "Ribadisco che arrivare secondi non è un fallimento, nello sport è comunque un traguardo. Tante concorrenti negli ultimi anni non l’hanno fatto. L’intervento a caldo di Lautaro è emozionante e significativo del ruolo di capitano. Deve motivare e far perseguire il senso d’appartenenza. Quando un giocatore manifesterà di voler andare via, troverà la porta spalancata. Questo discorso, lo dico io, è riferito a Calhanoglu. Ma non mettiamogli la croce addosso, dobbiamo parlarci nelle prossime settimane e se vorrà andare lo ascolteremo. Lui si riferiva a questioni di questo tipo coi compagni, è uno sport di squadra".
Sul fronte delle garanzie per i tifosi, Marotta si è presentato come il solito ottimista, promettendo una squadra da urlo nonostante i movimenti del mercato che fanno invidia. L’Inter, a suo dire, è pronta a dominare, purché gli avversari non si rinforzino troppo – come se dipendesse solo da loro. "L’Inter è una grande società e ha una storia e un palmares ricchi di successi. In questi anni abbiamo dimostrato di voler difendere e tutelare questo patrimonio, vogliamo partecipare da protagonisti a tutte le competizioni. Dipende anche da come si rinforzano le competitor, assisto a un mercato frizzante delle concorrenti in Italia. Noi abbiamo già fatto operazioni interessanti e abbiamo potuto inserire questi ragazzi di cui siamo contenti. Ora vacanze, poi affronteremo la stagione come va fatta".
In sintesi, Marotta non si è tirato indietro dal difendere il suo giocattolo, ricordando a tutti che nel calcio, come nella vita, a volte vinci e a volte fai la figura del perdente – ma con l’Inter, pare, si mira sempre al top.