La Serie A riparte: Bisoli suona la carica per Juve e Milan, ma i partenopei tremano?
Con la Serie A pronta a riaccendersi tra due settimane, le parole di Pierpaolo Bisoli su Radio Sportiva accendono il dibattito tra i tifosi. L’ex tecnico non si trattiene, ricordandoci che “Per la lotta al titolo non dimentichiamoci della Juve e del Milan che con questi due allenatori possono creare un’identità forte e dare filo da torcere al Napoli, a maggior ragione il Milan che non ha le coppe europee”.
Be’, che colpo al cuore per noi napoletani: come se il nostro Scudetto fresco fosse già una reliquia. Bisoli ha ragione sul potenziale di Allegri e Pioli, ma sottovaluta come il Napoli di Spalletti abbia trasformato Maradona in realtà, dominando con un gioco che fa invidia. Juventus e Milan? Potrebbero graffiare, ma senza distrazioni europee, il Milan rischia di diventare il solito miraggio.
E poi, quel “Sì. Perché dopo tanti anni i giocatori qualche stimolo in meno lo hanno. C’è stato un cambio di allenatore che ha fatto cose straordinarie, c’è quella finale di Champions persa in quel modo ed è una delusione che va smaltita. E credo che dopo tanti anni con gli stessi giocatori qualche piccola motivazione la perdi. Juve e Milan sono davanti all’Inter nella griglia”. Ironico, no? L’Inter ko in finale è un trauma, ma paragonarla a un Napoli che ha resuscitato una squadra di outsider suona come scusa pronta.
Bisoli difende Allegri con un “Non deve dimostrare nulla, è uno degli allenatori più vincenti del campionato italiano. Tutti lo criticano per il modo di giocare ma in fondo poi si vede cosa uno ha vinto e lui alla Juve ha vinto tutto”, eppure, per noi del Napoli, vincere “tutto” con la Juve sembra un’era preistorica, piena di polemiche e favori. Il Milan con Pioli? Un motivatore sì, ma senza lo charme di un Sarri o un Spalletti, rischia di essere solo fumo.
Insomma, amici tifosi, Bisoli ci sfida a non sottovalutare le rivali, ma ricordiamoci: il Napoli non è più la sorpresa, è il benchmark. Confronti col passato? Come nel 2023, dove abbiamo spazzato via le gerarchie, quest’anno potremmo riderci su se le “favorite” inciampano di nuovo. Pronti a difendere il trono?