L’esclusione di Donnarumma dal PSG: un segnale da decifrare per il calcio italiano
Ennesimo capitolo nella soap opera parigina: dopo le parole di Luis Enrique e dello stesso Donnarumma, ecco che Enzo Raiola, agente del portiere azzurro, entra in scena per commentare l’esclusione dai convocati del PSG per la Supercoppa Europea.
“Gianluigi è deluso ma pronto a lavorare duro”, ha dichiarato Raiola, sottolineando la frustrazione del suo assistito per una scelta che puzza di scarso rispetto. Ma diamoci una sveglia, tifosi: è solo l’ennesima riprova che al PSG i soldi comprano stelle, non necessariamente titolarità.
Come napoletani doc, non possiamo ignorare il parallello con i nostri eroi: pensate a Meret, che ha dovuto combattere per affermarsi contro concorrenti spietati, non sotto i riflettori di un circo come Parigi. Critichiamo pure Enrique per questa mossa, che sembra più un capriccio che una strategia – o è solo un modo per mascherare problemi difensivi?
Magari è ironico, ma se Donnarumma deve sudare per giocare, chissà se non farebbe meglio a tornare in Italia, dove i portieri con carattere trovano spazio. Discutiamone, azzurri: è un campanello d’allarme per i nostri talenti nazionali o solo un caso isolato?
Insomma, forza Napoli, teniamo d’occhio questa storia – potrebbe ispirare riflessioni sul vero spirito del calcio, lontano dalle luci di Parigi.