martedì, Maggio 7, 2024

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Il Napoli ribalta il Verona: decide una perla di Kvara. Le pagelle degli azzurri

Gollini: 6. Chiamato solo ad una vera parata, in avvio di ripresa: si fa trovare pronto. Incolpevole poi sul gol beffardo di Coppola. Per il resto ordinaria amministrazione, qualche uscita (sicura) e nulla più.

Di Lorenzo: 6. Ad inizio partita si propone bene in avanti, sprecando anche all’11’ quando preferisce il cross al tiro da zona pericolosa. Poi si fa vedere meno. Difensivamente partita ordinata anche se rischia in pieno recupero con un contatto su Swiderski, per sua fortuna non punito con il rigore.

Rrahmani: 6. Anche lui è chiamato più o meno ad una gara di regolare amministrazione, con il Verona che anche quando attacca lo fa senza particolare precisione o pericolosità.

Juan Jesus: 6. Spaventa il Verona in propensione offensiva sfiorando l’assist per Simeone che spreca davanti a Montipò. Dietro corre pochi pericoli: a volte gli attaccanti riescono a prendergli il tempo ma non concretizzano mai le occasioni pericolose.

Mario Rui: 5,5. Tanta sufficienza, emblematico il tentativo da metà campo che non va nemmeno vicino allo specchio. Ammonito a inizio ripresa, salterà il Milan: molto nervoso, Mazzarri lo toglie quasi subito e indovina il cambio (dal 50′ Mazzocchi: 6,5).

Anguissa: 5,5. Non pulito nel gioco e poco lucido in certe circostanze, come quando con un passaggio impreciso spiana la strada ad un contropiede del Verona. In condizione fisica non eccellente al ritorno dalla Coppa d’Africa.

Lobotka: 7. Macina tanto gioco nonostante la pressione dei giocatori del Verona a centrocampo sia sempre molto forte. Inventa per Juan Jesus nell’azione che quasi porta alla rete Simeone (dall’85’ Dendoncker: sv).

Cajuste: 5,5. Molto spesso scompare dal campo, influisce poco nella manovra dei suoi. Manca la creatività di Zielinski, ma chiaramente lo svedese non può rimpiazzarlo (dal 62′ Ngonge: 7. Mette in rete, con deviazione, l’unico pallone buono della partita).

Politano: 5,5. Dialoga bene con i compagni, ma non riesce praticamente mai a incidere o a creare occasioni pericolose (dal 62′ Lindstrom: 7. Reattivo sulla respinta di Montipò, che costringe al miracolo, lucido in area quando trova l’assist per il gol di Ngonge).

Simeone: 5. Primo tempo difficile, con pochissimi palloni toccati. Spreca quindi a inizio ripresa davanti a Montipò e non riesce nemmeno più tardi a segnare quando a tu per tu con il portiere calcia debolmente (dall’85’ Raspadori: sv).

Kvaratskhelia: 7,5. Ispirato in avvio, dove predica praticamente nel deserto. Si guadagna praticamente un rigore che l’arbitro non concede e quindi costringe Montipò al miracolo al 12′. Si riaccende nel finale con una serie di spunti preziosi, quindi la perla all’88’ che vale tutti e tre i punti in palio.

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