A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Nando Orsi, ex calciatore ed ex vice allenatore della Lazio: “Tra i portieri sono per la gerarchia, a meno che non ci siano sfracelli c’è il titolare e la riserva. Il portiere ha bisogno di sentire fiducia. Gollini ha fatto bene in Supercoppa, non mi ha tanto convinto a Torino quando ha sostituito Meret. Il Napoli ha due buoni portieri, ma io reputo Meret ancora migliore”.
“Il portiere non è aiutato da nessuno. Se il centravanti sbaglia tanti gol e alla fine ne segna uno, prende 7. Se il portiere fa tante parate e prende un gol alla fine, prende 4.5. Se fossi l’allenatore quando rientra Meret che sta bene, farei giocare lui. È una mia opinione. Solitamente quando cominci la stagione c’è sempre un portiere che parte titolare. Il portiere di riserva solitamente è sempre quello che sta un po’ dietro”.
“La difesa è un reparto particolare, i difensori vanno in simbiosi e così il portiere che deve avere la fiducia dei difensori. Secondo me quello del portiere è un ruolo particolare, non gioca solo con i piedi o con le mani, ma su tante cose. Se un’ala destra sbaglia un passaggio è aiutata da un terzino per esempio. Se il portiere prende gol lo guardano tutti ed è lui il responsabile. Il gol non lo prende la squadra spesso, ma il portiere”.
“Lazio-Napoli? Due squadre incerottate. Vedendo la Supercoppa, il Napoli sta cominciando ad avere un po’ di fiducia. È una partita di svolta. Vale tre punti, ma può valer 4 per gli scontri diretti. Se il Napoli vince con questo nuovo modulo può cominciare ad avere consapevolezza che può vincere così. Tutte e due le squadre possono vincere perché non danno grandissima fiducia. Un po’ di più la Lazio in campionato, ma se guardo la Supercoppa devo ricredermi”.
“L’Inter non è la Fiorentina e hai meno possibilità di ripartire. L’Inter ha avuto difficoltà con il Napoli, ma stando lì il gol lo puoi anche prendere. La Lazio ha giocato un po’ troppo aperta. Lazio e Napoli possono vincerla tutte e due questa partita nonostante il fatto che siano incerottate”.
“Penso che Mazzarri abbia avuto voglia fin dall’inizio di giocare con i tre in difesa. Non mi convinceva quando diceva di voler giocare a quattro. È un Napoli meno spettacolare, ma più concreto. Si mette lì dietro e riparte, non hai Osimhen, Simeone e Kvaratskhelia per esempio. Il 3-4-3 è il modulo che fa meno danni in questo momento. La squadra ha capito che non servono più i fronzoli, ma il sacrificio. Ha capito che bisogna arrivare tra le prime quattro. A Mazzarri serve una squadra che fa sacrificio. Ho visto una squadra sacrificarsi un po’ di più”.
“La corsa scudetto? Io penso che la Juventus abbia meno pressioni dell’Inter che è partita per vincere il campionato. Quando la Juve è lì vicino, per la sua storia e il suo DNA è difficile possa mollare. Quest’anno la Juventus non ha mai avuto un calo e non ha le coppe. L’Inter ha l’Atletico Madrid, può anche perdere qualche punto. Domenica ha la partita più difficile”.