Gollini: 7. Si supera in diverse circostanze, con l’Inter che arriva da tutte le parti. Molto bravo in uscita bassa, ci mette il piede o il corpo quando serve ed è coraggioso nelle uscite. Ultimo baluardo di un Napoli costretto alla difesa a oltranza.
Di Lorenzo: 6. Dietro è chiamato anche lui agli straordinari visti i continui attacchi dell’Inter. Il castello regge fino alla fine, anche in inferiorità numerica aiuta la squadra con un paio di uscite pulite.
Rrahmani: 6,5. Bella prova su Lautaro ma non solo, gli attaccanti dell’Inter sono sempre costretti a tiri non facili. Bene anche nei duelli aerei.
Juan Jesus: 6. Così come contro la Fiorentina la difesa regge bene e anche lui regala una prova di grande attenzione. Crolla solo nel finale, ma il forcing nerazzurro in superiorità numerica è sfiancante.
Mazzocchi: 6. Gara difficile, con poche chance per salire. Ci prova ma senza mai spiccare per una giocata in particolare. Fa il massimo considerando i problemi fisici e delle condizioni non ottimali (dal 74′ Mario Rui: sv).
Cajuste: 5,5. Sbaglia qualche tocco di misura, a volte si intestardisce e prova la giocata in più. Nessun errore in particolare, la fase di copertura è ordinata (dal 74′ Raspadori: sv).
Lobotka: 6. Equilibratore del centrocampo, conduce una prova di grande tranquillità anche e soprattutto nei momenti di massima tensione. Poteva fare meglio nel finale, sull’azione che porta al gol di Lautaro.
Zerbin: 6. Prova non esaltante, ma riesce comunque a giocarsela con qualche discesa e qualche buono spunto a centrocampo (dal 58′ Ostigard: 6).
Politano: 5,5. Non sfrutta a meglio le sue grandi capacità tecniche sbagliando qualche tocco di troppo. Mai pericoloso in avanti, ci prova su punizione senza centrare lo specchio (dal 70′ Lindstrom: 6).
Kvaratskhelia: 6,5. Ci mette tanta qualità, i compagni si affidano a lui in quasi tutte le ripartenze, soprattutto nei momenti di difficoltà. Insidia Sommer a inizio ripresa con un bel tiro a giro. Forse meritava qualche minuto in più (dal 70′ Gaetano: sv).
Simeone: 4,5. L’espulsione è sicuramente severa, il metro dell’arbitro Rapuano rivedibile, ma il Cholito commette comunque una leggerezza con il pestone che vale il secondo giallo e condanna praticamente il Napoli alla mezz’ora di apnea e quindi alla sconfitta.