L’Agenzia delle Dogane e Monopoli ha respinto le richieste del calcio italiano riguardo al riconoscimento di una forma di partecipazione agli utili derivanti dalle scommesse. Questo pronunciamento è emerso chiaramente dal documento depositato presso la Commissione Finanze del Senato nell’ambito delle audizioni per il riordino dei giochi.
Secondo quanto riportato nel documento, concedere tale riconoscimento esclusivamente alle società di Serie A creerebbe una disparità di trattamento rispetto agli altri stakeholder che potrebbero altrettanto richiederlo. L’Agenzia ha sottolineato che le scommesse sulla Serie A rappresentano solo il 14,8% del totale delle puntate sul calcio, suggerendo che estendere il beneficio solo a questa categoria potrebbe risultare ingiustificato.
Inoltre, il documento ha analizzato l’impatto potenziale di un aumento delle aliquote dell’imposta unica proposto per finanziare la promozione dello sport. Si prevede che ciò possa avere un effetto depressivo sulla raccolta, con i concessionari costretti a diminuire gli importi della raccolta resa in vincite ai giocatori (pay out) per compensare il maggior prelievo fiscale. Questo potrebbe portare a un decremento dell’appetibilità del gioco legale, con i giocatori che potrebbero preferire offerte illegali che non sono soggette a tali imposte.