“La partita che vorrei rigi
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Dopo aver sbagliato il rigore nella finale mondiale, ricorda il ‘Divin Codino’, “mi volevo sotterrare. Non si possono cancellare cose così. Quella partita, proprio Italia-Brasile, l’avevo sognata e immaginata tante volte quando ero bambino. Avevo tre anni ma la sconfitta del 1970 non riuscivo a dimenticarla. Volevo vendicare Riva e gli altri. Era il mio sogno, davvero. E quando è finita così mi è crollato il mondo addosso”.
L’ex campione veneto di Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia, classe 1967, non è mai andato molto d’accordo con gli allenatori: “Sono sempre stato scomodo. Se segnavamo dicevano che aveva vinto la squadra di Baggio, di Zola, di Mancini e gli allenatori soffrivano. Se oscuri gli altri, se entri in conflitto con gli ego, diventa tutto più difficile…”.