Giuseppe Bruscolotti racconta: “Cori razzisti contro Napoli quando giocavo”
Giuseppe Bruscolotti, celebre ex capitano del Napoli e uno dei calciatori con più presenze nella squadra azzurra, ha recentemente parlato riguardo ai cori razzisti durante la sua carriera. Durante un’intervista rilasciata a Tele A nel programma “Tifo Azzurro”, ha sottolineato la differenza tra gli insulti sul campo e quelli provenienti dai tifosi.
Bruscolotti ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla presenza di cori razzisti e ha sottolineato l’importanza di dare esempi positivi anche in campo. Ha evidenziato come durante la sua carriera fossero frequenti le provocazioni sul piano di gioco, inclusi insulti personali, ma ha sottolineato che i cori razzisti erano meno diffusi rispetto a quanto si osserva attualmente. L’ex capitano del Napoli ha sottolineando la necessità di punizioni severe per chi si rende responsabile di comportamenti discriminatori.
Un richiamo al passato da parte di Bruscolotti
Bruscolotti ha rievocato i tempi in cui giocava, evidenziando come le provocazioni e gli insulti durante le partite fossero parte integrante del gioco, ma senza la presenza così diffusa di contenuti razzisti. Ha espresso la sua sorpresa nel constatare come oggi tali forme di discriminazione siano più presenti, affermando che durante la sua carriera, anche se non mancavano provocazioni e insulti, i cori razzisti erano meno comuni.
L’ex calciatore ha sottolineato l’importanza di punire severamente comportamenti discriminatori e ha evidenziato l’importanza di dare il buon esempio anche in campo, con l’obiettivo di sensibilizzare contro ogni forma di discriminazione.
Un appello di Bruscolotti per un calcio senza razzismo
Giuseppe Bruscolotti, con la sua esperienza e la sua voce autorevole nel mondo del calcio, ha fatto appello per un maggiore rispetto e sensibilizzazione contro il razzismo nello sport. Ha evidenziato come sia fondamentale combattere queste forme di discriminazione, sia sui campi da gioco che negli spalti, per promuovere un calcio più inclusivo e rispettoso di ogni individuo.
L’ex capitano azzurro continua a essere un punto di riferimento nel panorama calcistico italiano e le sue parole rappresentano un importante contributo alla lotta contro il razzismo nello sport.