Juan Jesus: dalla panchina al palcoscenico, il riscatto di un difensore che non smette di sorprendere! #Napoli #Calcio #Riscatto
Juan Jesus si è preso la difesa del Napoli. Sempre titolare dall’infortunio di Buongiorno in avanti, il centrale brasiliano ha dimostrato ancora una volta di essere una garanzia. E oggi il Corriere dello Sport lo elogia così: “Le parole hanno un peso e Antonio Conte, dopo Napoli-Sporting Lisbona, intervenendo in conferenza stampa, non disse a caso è immortale, è intramontabile, teniamocelo stretto” parlando di Juan Jesus.
Un ex svincolato, come Spinazzola, che a Napoli ha scoperto vita nuova, ha vissuto una seconda giovinezza, ha vinto due scudetti ed è diventato, insospettabilmente, leader sorridente voluto bene da tutti. Un personaggio mai banale in ciò che dice e in ciò che fa. Un esempio virtuoso del professionista che conosce solo una strada: quella del lavoro. E la persegue e la attraversa ogni giorno per arrivare, all’età di 34 anni, a essere un titolarissimo aggiunto, l’uomo in più di Conte.
Questa trasformazione non è da sottovalutare.
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La sua resilienza e la volontà di lottare lo hanno portato a essere non solo un difensore solido ma anche una fonte di ispirazione per i giovani del club. Con una personalità carismatica ma non sopra le righe, Juan Jesus sta riscrivendo la narrativa su cosa significhi essere un calciatore nel 21° secolo: un viaggio che non è solo individuale, ma di squadra, di comunità.
Quindi, mentre il Napoli continua a macinare successi, il contributo di Juan Jesus non dovrebbe mai essere sottovalutato. La sua storia è un esempio da seguire, un monito per chi si fa prendere dall’ego e dimentica il vero valore del lavoro di squadra. In un mondo dove il calcio è spesso sinonimo di superficialità, lui rappresenta una boccata d’aria fresca.