Modric e De Bruyne: Umili ma letali, come i vecchi leoni del calcio? Ecco cosa pensa un ex campione #SerieA #CalcioLeggende #NapoliMilan
Antonio Di Gennaro, in un’intervista, ha messo sotto i riflettori la battaglia imminente tra Luka Modric e Kevin De Bruyne nella partita Milan-Napoli, focalizzandosi su ciò che rende questi due fuoriclasse così speciali. Con un tocco di realismo crudo, Di Gennaro sottolinea come, in un mondo del calcio pieno di divi pompati, questi giocatori mantengano un basso profilo pur dominando – una cosa che, diciamocelo, è rara come un rigore non contestato.
“Cosa mi ha colpito di Modric e De Bruyne? La loro umiltà. Ci mettono passione, voglia e la capacità di essere sempre nelle migliori condizioni. Parliamo di grandi giocatori che hanno l’umiltà e l’ambizione di fare cose importanti per loro stessi e per quello che danno alla squadra a livello di gioco e carisma. I campioni migliorano il nostro campionato e i loro compagni, come lo facevano ai miei tempi i vari Rummenigge, Platini, Maradona e Zico.”
Non si limita a lodarli, però; Di Gennaro tira in ballo anche i giovani, con un’irriverenza che ricorda come il calcio sia un gioco duro dove non c’è spazio per le smancerie. Fa un esempio diretto con Ricci, un investimento che potrebbe imparare da Modric, proprio come lui stesso fece con Antognoni – un modo schietto per dire che l’umiltà non è solo chiacchiera, ma il carburante per arrivare in cima.
“Se sono esempi anche per i più giovani? Penso a Ricci, che è stato un investimento e può imparare da Modric. Io giocavo dietro ad Antognoni ed era un piacere crescere con lui come riferimento. Certe esperienze ti fanno capire che con umiltà e ambizione di vincere si va lontano.”
In fondo, questi campioni non sono solo numeri uno sul campo; elevano l’intero campionato, ricordandoci che, tra ego gonfiati e tattiche noiose, c’è ancora spazio per chi sa mescolare talento con un po’ di sano realismo. Il calcio italiano ne ha bisogno, e non solo per vincere, ma per non addormentarsi nella mediocrità.