Ventinove presenze, quattro reti in azzurro e la partecipazione alla fase finale di due campionati Europei: Emanuele Giaccherini ha donato al Museo del Calcio la sua maglia numero 23, con cui ha disputato la partita contro la Spagna valida per gli ottavi di finale a Euro2016.
Giaccherini, la sua maglia azzurra al Museo del Calcio
“È un onore e un orgoglio entrare a far parte di questa grande famiglia azzurra all’interno del Museo del Calcio”, ha sottolineato Giaccherini, che poi si è soffermato a ripensare a quegli Europei di Francia nel 2016 e alla loro preparazione: “Al secondo Europeo sentivo di poter essere ancora più protagonista rispetto alle altre esperienze in azzurro”.
“Prima di partire per quell’avventura, una sera ero a casa e, mentre guardavo il cielo, pensavo: ‘In Italia ci sono sessanta milioni di persone, in milioni giocano a Calcio e io, che vengo da un paese di cinquecento abitanti, sono uno di quei ventitré che rappresenterà l’Italia’.
“Mi sembrava di essere un granello di sabbia in mezzo a una spiaggia. È questa la sensazione che ti dà questa maglia”. Attualmente collaboratore negli staff delle Nazionali giovanili maschili, Giaccherini ha esordito in azzurro a Danzica, nella prima partita disputata dall’Italia, dell’allora Ct Prandelli, agli Europei contro la Spagna.
Giaccherini in Nazionale: la Confederations Cup e gli Europei
In quella spedizione l’Italia arrivò seconda, sconfitta proprio dagli Iberici in finale. Dopo la partecipazione alla Confederations Cup in Brasile nel 2013, l’ex centrocampista di, tra le altre, Cesena, Juventus, Bologna e Napoli, ha partecipato anche alla spedizione azzurra degli Europei del 2016 in Francia sotto la guida del commissario tecnico Antonio Conte.
In quella competizione, nella sfida persa ai rigori ai quarti di finale contro la Germania, Giaccherini ha disputato la sua ultima gara con la maglia azzurra addosso.