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Gravina: “Da gennaio confronto per riforme. Blocco mercato per chi non rispetta indice liquidità”

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“Le nuove licenze sono passate all’unanimità e prevedono il blocco di mercato per chi non rispetta l’indice di liquidità e per chi aderisce alla ristrutturazione del debito e agli strumenti riconosciuti dal Codice per la Crisi di Impresa”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nella conferenza stampa post consiglio federale.

“Da settembre abbiamo lavorato con tavoli tecnici per la predisposizione delle nuove licenze nazionali. Cominciano ad andare nell’ottica di un’attività legata al rispetto tra valore della produzione e costo del lavoro. Ci deve essere un rispetto di quella esigenza non più procrastinabile di messa sotto controllo dei costi”, ha aggiunto.

Tra le novità dell’approvazione all’unanimità del nuovo sistema delle Licenze Nazionali 2024/2025 a conclusione di una serie di riunioni iniziate già nello scorso mese di settembre c’è l’anticipo del termine per l’iscrizione al campionati professionistici, fissato al 4 giugno 2024 (solo per le società finaliste del play off di Serie Bedi Serie C il termine è fissato all’11 giugno), l’introduzione, in alternativa alla garanzia fideiussoria, del deposito a garanzia del cosiddetto escrow account e la fissazione al 29 maggio per l’individuazione di uno stadio adeguato da parte delle società partecipanti ai play off di Serie B e Serie C.

Gravina: “Decreto crescita? Abodi lavora a eliminazione graduale”

“Il decreto crescita? Il mio interlocutore è il ministro per lo sport che ho visto lunedì, mi ha parlato di un’eliminazione della norma in modo graduale. Si sta lavorando su questo e aspettiamo indicazioni da parte sua e le proposte all’interno del consiglio dei ministri” ha detto ancora Gravina.

“Io ho espresso dal primo momento una contrarietà assoluta al decreto crescita – ha aggiunto -. Oggi però dobbiamo tener conto che ha generato degli effetti e l’eliminazione assoluta creerebbe effetti contrari rispetto ai vantaggi e benefici dell’abrogazione. Con assocalciatori e componenti professionistiche vogliamo confrontarci per trovare una mediazione. Il tetto del milione di euro ha generato qualche effetto positivo, ma serve ancora un approfondimento”.

Sulla sentenza della Corte di giustizia UE sulla Superlega attesa per domani “aspettiamo e valuteremo i perimetri della decisione. Noi siamo stati l’unica federazione che ha assunto una posizione molto chiara. Siamo totalmente contrari, esiste una norma federale per la quale chi aderisce a quel mondo esce dal sistema federale del calcio”.

Gravina: “Superlega? Chi aderisce sarà fuori da mondo Figc”

“Non possiamo impedire l’adesione, ma la scelta, qualora avverrà, deve essere molto chiara. Non è pensabile disputare due o tre campionati all’interno di una serie di organizzazioni. Noi già stiamo lottando al nostro interno sulle date a disposizione sul campionato, potete immaginare cosa succederebbe se aggiungessimo un altro campionato. Io devo salvaguardare il brand del calcio italiano e si deve sapere a cosa si va incontro”, conclude Gravina.

“Oggi ho comunicato le date di tutti i tavoli tecnici compreso quello delle riforme. Inizieremo da gennaio, ogni giovedì della settimana. Sarà un confronto molto serrato sulle riforme. Non conosco le decisioni delle singole componenti, ma sono convinto che l’11 marzo l’assemblea serva soprattutto per rimodulare alcune norme statutarie. Sarà uno stimolo per tutte le componenti e per tutto il sistema calcio”.

“Serve un cambiamento radicale sul modo di vedere il nostro ruolo nel sistema, che non siano più ruoli di componente ma di sistema, anche attraverso rinunce. L’abolizione del diritto di intesa è uno di quei messaggi che vogliamo mandare”, ha aggiunto.

Conservatorismo? Quello è tipico del mondo del calcio – ha sottolineato – è dal 2012 che mi ostino a presentare proposte poi puntualmente respinte. Oggi comunque non avverto frizioni con le componenti, ma va smontato l’arroccamento”. Parlando dei rapporti con la Serie A, invece, per individuare delle date per gli stage della nazionale ha concluso: “Ne abbiamo parlato e non ho trovato resistenze. Su questo credo che troveremo situazione di compromesso”.

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