Gutierrez, il nuovo asso del Napoli che ha sfidato il destino
Miguel Gutierrez torna in grande stile dopo aver saltato un sacco di azione sul campo, ma chi se ne frega, no? L’ultima sua partita era stata il 24 aprile contro il Leganes: un pareggio 1-1 e 84 minuti di fatica, poi stop totale. A luglio, si è dovuto sottoporre a un’operazione alla caviglia destra, lasciando tutti a chiedersi se valeva la spesa.
Il Napoli ha sborsato 20 milioni per strapparlo al Girona, prendendolo praticamente mentre era ancora ko – un affare da pazzi, o magari un colpo di genio? La trattativa si è chiusa in fretta solo perché Ndoye ha preferito il Nottingham Forest, salvando così la giornata per i partenopei. Se fosse andata in porto con il Bologna, Gutierrez probabilmente sarebbe rimasto un sogno irrealizzato.
Contro il Milan, è sceso in campo dal primo minuto per via delle assenze di Spinazzola e Olivera – niente coperte, solo emergenze.
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Le sue prestazioni? Roba da far invidia: ha fermato Leao con un intervento da brividi in area, dopo una rincorsa che sembrava infinita su un avversario fresco come una rosellina. In attacco, ha provato tre tiri, inclusi un bel colpo di testa parato miracolosamente da Maignan. Statistiche alla mano: 58 tocchi, 47 palloni in avanti, 92% di precisione, 5 recuperi e ben 11.173 chilometri macinati – terzo in classifica, mica male per uno che era fermo da mesi.
Nonostante le grane della squadra, Gutierrez ha dimostrato il suo valore accentrandosi di continuo, una mossa che è la sua firma personale. Il Napoli l’ha voluto proprio per questo, e diciamocelo, è stata una buona scelta fin dall’inizio. Con lui, la difesa sembra meno un disastro e più una strategia audace.