La Juventus, al centro delle inchieste della Procura di Torino e della Consob sulle plusvalenze e sulla manovra stipendi e, a cascata, delle indagini di Uefa e Figc, nella relazione finanziaria al 30 giugno indica le conseguenze del peggior scenario possibile, che contempla “nei casi più gravi, di non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee”.
Juventus, indicate le conseguenze del peggior scenario possibile
Da Torino spiegano che i parametri per l’accesso alle competizioni in Italia ed Europa potrebbero “in futuro non venire pienamente rispettati, ovvero che la loro soddisfazione comporti la necessità di reperire ulteriori mezzi finanziari”, si legge in una nota pubblicata sul sito del club.
“Qualora la società non fosse in grado di rispettare i suddetti requisiti, la stessa potrebbe subire limitazioni gestionali, sanzioni amministrative o, nei casi più gravi, non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee con impatti negativi significativi sulla propria reputazione, nonché sulla situazione economica e finanziaria”.
Sul fronte giudiziario intanto c’è attesa per la risposta della Corte di Cassazione in merito all’istanza presentata dai legali bianconeri per lo spostamento del procedimento da Torino a Milano, sede della Borsa, o in alternativa a Roma.
Verdetto che dovrebbe arrivare nella prossima settimana, prima del weekend del 17-18 dicembre. Servirà qualche giorno in più, forse dopo le feste, per conoscere la data dell’udienza dell’indagine preliminare che potrebbe svolgersi a febbraio.
Il prossimo passo ufficiale, il 21 dicembre, riguarda invece l’udienza di camera di consiglio innanzi al Tribunale del Riesame di Torino chiamata a discutere l’appello dei pm contro l’ordinanza del gip che aveva respinto la richiesta di sequestro alla Juventus di circa 437mila euro per frode fiscale dal 2018 al 2021.