La presentazione del Napoli a Castel di Sangro: assenze che fanno discutere
A Castel di Sangro, la piazza è un tripudio di azzurro per la presentazione della squadra, con i calciatori saliti sul palco per salutare i tifosi. Ma ecco l’assenza che brucia: Giacomo Raspadori non c’è. Un segnale chiaro che il centrocampista italiano è già con la testa altrove.
Per chi ama il Napoli, questa è l’ennesima conferma di una cessione lampo all’Atletico Madrid, dove Raspadori è partito per le visite mediche e il contratto. Magari è un affare economico, ma perdiamo un giocatore che poteva fare la differenza con la sua fantasia. McTominay nei guai? Errore da principiante su KDB, e la sua aggressività gli torna indietro come un rimbalzo.
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Pensateci: quante volte il Napoli ha visto partire talenti per la Spagna, come con Fabián Ruiz o Koulibaly? Qui, è un po’ come svendere un pezzo del nostro futuro per tappare buchi. Critichiamolo pure, De Laurentiis: a volte sembri più un broker che un sognatore.
I tifosi veri si chiedono: serve davvero un’altra rivoluzione? Raspadori poteva essere il collante per un Napoli più solido, non un trofeo per i Colchoneros. Ironico, no? Proprio quando serve stabilità, eccoci di nuovo a reinventarci.
Ma avanti, azzurri: trasformiamo questa delusione in motivazione, perché il Napoli non si arrende mai – anche senza i suoi eroi improvvisati.

