Arturo Di Napoli non le manda a dire sul calciomercato e le rose delle big! Dal centrocampo della Juve ai portieri top, ecco le sue frecciatine taglienti. #Calcio #TMWRadio #IntervisteSenzaFiltri
Arturo Di Napoli, ex calciatore e allenatore, ha affrontato i temi principali del momento durante la trasmissione Maracanà su TMW Radio, offrendo opinioni dirette e senza peli sulla lingua. Con un mercato che fa lievitare i prezzi in modo esagerato, Di Napoli ha puntato il dito su certe operazioni che sembrano più fumo che arrosto.
Parlando della Juventus e del giocatore Hjulmand, l’ex calciatore ha espresso dubbi sulle valutazioni esagerate. “Le cifre sono alte ma il mercato è questo. E’ un buon giocatore, non è un fenomeno, è un centrocampista che forse non vale 40 mln. Servirebbe dare un freno però a certe cifre”.
Sul fronte di Koopmeiners e Douglas Luiz, Di Napoli ha evidenziato come gli allenatori debbano adattarsi alle situazioni, specialmente in contesti di crisi. “Gli allenatori devono essere aziendalisti, in un contesto dove c’è stato un crollo sono chiamati a rivalutare la rosa. Koopmeiners ha fatto grandi cose all’Atalanta, in un anno non può essere diventato così. Io ci ripunterei tutta la vita, bisogna ridare innanzitutto un ambiente sereno, perché negli ultimi anni ce n’è stata poca. La rosa è forte ma è l’ambiente che deve rasserenarsi”.
Riguardo all’idea di inserire un ex calciatore di peso nello spogliatoio, Di Napoli ha richiamato una frase iconica per sottolineare i rischi. “Mi viene in mente una frase di Del Piero. Non ci sono certi giocatori in certi posti perché danno noia”.
Sulle prestazioni di Conceicao, l’ex allenatore non ha risparmiato critiche, paragonando il livello a categorie inferiori. “In Serie B ne trovi di giocatori che possono fare meglio. Ce ne sono a valanga. Oggi basta mezza stagione per essere reputato forte”.
Infine, commentando la smentita di Raiola su un possibile interessamento dell’Inter per Donnarumma, Di Napoli ha elogiato le qualità del portiere ma ha messo in dubbio la sua ricerca di tranquillità. “Lo vedrei bene. E’ uno dei tre portieri più forti al mondo. Ma se cerca serenità, a Milano non so proprio se la trova”. Le sue parole lasciano spazio a riflessioni sul caos che spesso accompagna il grande calcio.