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Una decisione presa in condivisione con le società a seguito del cambiamento della norma sul vincolo e delle variazioni regolamentari dei campionati giovanili professionistici. In apertura dell’evento, Abete e Barbiero hanno posto l’accento sul grande impegno del Consiglio Direttivo della Lnd per attenuare la portata della legge riguardante la riforma del lavoro sportivo.
“L’impatto sulla Lega Nazionale Dilettanti è stato forte, ma ce lo aspettavamo – ha spiegato Abete -. Dobbiamo capire quali siano i correttivi da applicare”. Il presidente della LND ha anche sottolineato l’importanza della Serie D all’interno del calcio italiano: “La Serie D ha sempre avuto un ruolo centrale sia all’interno della Lega Nazionale Dilettanti sia in tutto il sistema sportivo. Dopo il venir meno della Serie C2, è divenuta il quarto livello del calcio. Si tratta di qualcosa di significativo”.
Poi l’annuncio di Barbiero: “Il Dipartimento Interregionale, prima di prendere un provvedimento, ha coinvolto tutte le società. È emersa la necessità di non creare un’annualità doppia riguardo l’utilizzo dei giovani per non sovrapporci con i club professionistici. Così nelle stagioni 2024/2025 e 2025/2026 saranno tre gli under obbligatori da schierare in campo: un 2004, 2005 e 2006 per il prossimo campionato ed un 2005, 2006 e 2007 per quello successivo”.

