sabato, Maggio 11, 2024

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“Io speriamo che me la cavo” Pantaleo: “Paolo Villaggio ha fatto un gesto meraviglioso”

Chi si ricorda il film Io speriamo che me la cavo”?  , film divenuto cult negli e riproposto da Rete 4 sabato 9 settembre. Il protagonista del film di Lina Wertmuller è Paolo Villaggio nel ruolo del maestro Sperelli, ma accanto a lui molti bambini tra cui Adriano Pantaleo, indimenticabile Vincenzino.

Il film è tratto  dal famoso libro di Marcello D’Orta. Qualche mese fa è stato presentato il documentario Noi ce la siamo cavata sulle vite dei ragazzi dopo quel film di successo. Pantaleo, durante un’intervista, ha ricordato Paolo Villaggio con parole straordinarie. Documentario andato in onda il 9 Settembre 2023 in seconda serata su Rete 4.

Adriano Pantaleo ha ricordato il celebre Paolo Villaggio, attore e regista protagonista del film “Io speriamo che me la cavo”

“Eravamo quasi scioccati – racconta Pantaleo – immagina noi bambini tra i sette e i dieci anni, vedevamo Fantozzi in televisione e per noi c’era solo lui. Pensavamo di incontrare una persona che ci parlava come parla Fantozzi. Invece, abbiamo trovato un grande professionista. Lui si è proposto al produttore Ciro Ippolito, dopo quarant’anni di carriera si sentiva pronto per un film del genere: “Ho saputo che state lavorando su questa storia, datemela perché voglio farla”. Quindi, puoi immaginare quanto fosse concentrato sul set, con quanto rigore. Ma con noi è sempre stato molto gentile e alla fine della giornata, se eravamo stati buoni, ci faceva sempre Fantozzi”.

Inoltre, ha aggiunto: “Ha fatto un gesto meraviglioso: sono cresciuto con una foto di Paolo Villaggio con un cappotto e una giacca doppiopetto davanti al mio letto, è stata scattata a Taranto di mattina presto, faceva freddo durante le riprese del film. Nell’immagine si vede solo lui al centro della piazza, ma se la guardi attentamente, sotto al cappotto si notano due piccole gambine, che sono le mie. Lui mi aveva messo lì sotto per proteggermi dal freddo. È un’immagine con cui sono cresciuto”.

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