lunedì, Maggio 13, 2024

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Pagelle Napoli Monza: Meret salva ed evita il tracollo, l’unico che ci prova è Kvara

Meret: 7. Il Monza tira una sola volta in porta, lui risponde presente. Intuisce e para il rigore a Pessina: salvataggio che vale 1 punto (dal 73′ Contini: sv).

Di Lorenzo: 5,5. Impreciso sul tap-in al 40′ che poteva sbloccare la gara, poco apporto rispetto al solito in fase offensiva. Difensivamente poco impegno, sbaglia qualche aggancio e qualche tocco di precisione.

Rrahmani: 6. Molto spesso prende bene il tempo alla difesa del Monza sui corner, manca la precisione. Dietro buona amministrazione e finalmente una porta inviolata.

Juan Jesus: 6. Vale quanto scritto sopra: l’aver portato a casa una porta inviolata è importante, anche se il rigore arriva. Poi ordinaria gestione dell’attacco avversario, che crea pochi pericoli.

Mario Rui: 6. In avanti è sempre prezioso, soprattutto con cross sempre insidiosi che però i compagni non riescono a concretizzare. Braccio largo sul tiro di Colpani che provoca il rigore: lo salva Meret.

Anguissa: 5,5. Nel primo tempo vivace, si fa vedere e sfiora anche il gol al 40′ con un piatto al volo su traversone di Mario Rui. Grande calo nella ripresa.

Lobotka: 5,5. Tocca tanti palloni, contribuisce anche con qualche uscita in avanti anche se mai pericoloso. Il Monza fa gabbia su di lui, rendendo meno fluida la manovra: i compagni non lo aiutano (dall’84’ Simeone: sv).

Zielinski: 5. Assente, quasi un fantasma per la maggior parte della gara. Soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa cresce ma non più di tanto (dal 70′ Gaetano: 5,5. Ha la palla per far male, la spreca).

Zerbin: 5,5. Tanta corsa, manca qualcosa a livello di qualità e nel momento più importante, quando bisogna far male. Sicuramente non il principale responsabile di questo stop (dal 70′ Lindstrom: sv).

Raspadori: 5,5. Come sempre si sacrifica per legare il gioco, da attaccante atipico. L’uno-due con Kvara è splendido e merita miglior sorte. Solo una volta si propone bene e va alla conclusione, manca il bersaglio.

Kvaratskhelia: 6. Lotta tanto, crea tante occasioni e anche questa volta la fortuna non lo aiuta. Fuori di poco la conclusione al 44′ da fuori, al 55′ il vero grande errore della gara a tu per tu con Di Gregorio. Per buona parte della gara l’unico che ci prova realmente.


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