Capello non le manda a dire:
il calcio italiano è un disastro di tattica e mediocrità! #CalcioItaliano #SerieA #Critiche
Fabio Capello, con il suo solito stile schietto e senza peli sulla lingua, ha di nuovo preso di mira il calcio italiano, criticando aspramente la qualità del gioco dopo il pareggio tra Juventus e Milan. “L’allenatore non va in campo. Prepara le partite e i movimenti, ma davanti alla porta ci vanno i giocatori. La qualità del calcio in Italia si è abbassata. Non ci sono giocatori di grandissima qualità. Ieri il 4-0 del Bologna è stata un’eccezione. Bisogna mettere dentro la palla. Anche Leao ieri sera si è mangiato due gol incredibili”. L’ex técnico non ha esitato a puntare il dito sulla mancanza di attaccanti di livello e sull’eccesso di tatticismi, definendo la partita un vero flop.
Nel primo tempo, secondo Capello, le due squadre hanno giocato in modo timidissimo, senza il coraggio di osare. “Juve-Milan non è stato un grande spettacolo – dice l’ex allenatore di Milan, Roma e Juve a Radio anch’io Sport, su Rai Radio1 -. Primo tempo noiosissimo, le due squadre non hanno avuto il coraggio di rischiare. Nel secondo tempo qualcosa in più si è visto. Da due squadre del genere ci si aspettava un po’ più di spettacolo. Infatti giustamente sono stati tutti fischiati alla fine. Non ho capito la sostituzione di Conceicao”. Questa critica sottolinea come il calcio italiano stia perdendo il suo appeal, con partite che annoiano più di una riunione di condominio.
Parlando di possibili rinforzi per gli attaccanti, Capello si è detto scettico sul mercato, non solo per il Milan. “Non ce ne sono di attaccanti che vengono qui – la sua convinzione -. L’unico che sono riusciti a portare in Italia è Hojlund. Si era perso a Manchester ma le doti ce le ha sempre avute. Cercare un giocatore del genere e pagarlo come ha fatto il Napoli è molto difficile. Il Milan è il Milan ma quest’anno non fa le coppe e i giocatori vogliono fare la Champions”. Questo evidenzia le difficoltà della Serie A nel competere a livello europeo, con squadre come il Como che fanno eccezione grazie a un approccio fresco e ambizioso.
Il Como, guidato da Fabregas, è diventato un esempio positivo in questo scenario desolante. “Tutti dovranno fare i conti con la squadra di Fabregas, complimenti a lui: il Como gioca con una mentalità vincente da grande squadra, non da provinciale. Hanno speso, hanno scelto bene giocatori di scuola spagnola. Noi siamo rimbambiti dalle tattiche, lui invece ha voluto giocatori con tecnica. La squadra ha voglia di emergere come il suo allenatore”. Mentre il resto del campionato è intrappolato in schemi ossessivi, il Como dimostra che un po’ di tecnica e grinta possono fare la differenza.
In testa alla classifica c’è il Napoli, con le sue sfide interne tra giocatori. “Mc Tominay è in una posizione che De Bruyne sta usurpandogli. I due giocatori sono molto diversi: De Bruyne ha una classe eccezionale, una visione del gioco unica. McTominay è un giocatore invece di inserimento e forza. Le due posizioni si sovrappongono. In più manca l’appoggio sulla fascia sinistra: mentre sulla destra con Politano sono molto pericolosi, sulla sinistra mancano un po’. Ieri ha provato con Neres, ma ci è voluta l’illuminazione di De Bruyne”. Questa analisi mostra come anche le prime in classifica debbano confrontarsi con disequilibri tattici.
Infine, Capello ha elogiato la Roma e il suo allenatore, vedendo potenziale per un grande campionato. “Mi aspetto un campionato da Champions – dice -. Gasperini ha la mentalità vincente e del lavoro, che molte volte a Roma è difficile inculcare. Lui per ora ci è riuscito. Ha giocatori capaci tecnicamente come Soulé e Dybala: giocatori di classe, che possono risolvere le partite con un gol o con un passaggio. Non tutti ce l’hanno. La bravura di Gasperini e la spinta della piazza saranno molto importanti per la Roma”. In un contesto di mediocrità generale, la Roma potrebbe essere la sorpresa, grazie a un mix di talento e leadership.