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Carlo Gervasoni, l’ex calciatore pentito, fa altre rivelazioni sullo scandalo di calcioscommesse

L’ex calciatore e testimone del calcioscommesse, Carlo Gervasoni, ha recentemente rilasciato alcune dichiarazioni scioccanti durante un’intervista esclusiva con il programma televisivo “Le Iene”.

Gervasoni, che ha confessato di aver truccato diverse partite a scopo di lucro, ha reso pubblici dettagli sconvolgenti sul mondo delle scommesse illegali che coinvolgono i campionati di Serie A e Serie B del calcio italiano.

Nell’intervista, l’ex calciatore ha affermato: “Ho manipolato una dozzina di partite, tutte per denaro ovviamente. Non è difficile influenzare l’esito di una partita. Di solito, coinvolgono un portiere, un centrocampista e un attaccante. Le somme in gioco sono incredibili: per una partita di Serie B potevo guadagnare 150.000 euro, mentre per una partita di Serie A arrivavano addirittura a 400.000 euro”.

Gervasoni ha poi rivelato che i pagamenti venivano effettuati in anticipo per aumentare la responsabilità del giocatore nel truccare la partita. Ha citato l’esempio di un match tra Atalanta e Piacenza, dove parlò con un altro calciatore, Doni, prima dell’inizio della partita per organizzare il trucco di un rigore. I risultati furono esattamente quelli stabiliti in precedenza, confermando le scommesse illegali e il controllo su determinate azioni all’interno della partita.

Questo scandalo ha avuto un impatto significativo sul mondo del calcio italiano e ha evidenziato la persistenza delle scommesse illegali nel calcio professionistico. Gervasoni ha anche espresso il suo sospetto sul fatto che le partite siano ancora truccate oggi, sottolineando che dove ci sono grandi quantità di denaro in gioco, la corruzione è sempre una possibilità.

L’intervista di Carlo Gervasoni ha messo in luce l’oscurità che ancora aleggia intorno al mondo delle scommesse illegali nel calcio. Mentre si cerca di contrastare questo problema, rimane comunque fondamentale per gli organismi di governo e per i club sportivi adottare misure di sicurezza più rigorose e aumentare la consapevolezza su questo tipo di frodi.

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