Un brutto NAPOLI fallisce l’aggancio in vetta: solo un pari a CAGLIARI

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L’emergenza totale per il Napoli è completata dalle assenze nell’undici titolare di Fabian Ruiz e Osimhen, che siedono in panchina. Spalletti gioca quindi la mossa del 3-4-1-2: Ospina fra i pali e difesa a tre con Koulibaly, Rrahmani e Juan Jesus. Mario Rui e Di Lorenzo avanzano e diventano esterni di centrocampo, affiancati da Demme e Zielinski che si schierano sulla mediana. Due trequartisti alle spalle della punta: Elmas e Mertens. Davanti c’è Petagna.

Il Cagliari di Mazzarri scende in campo con il 3-5-2: Cragno in porta; retroguardia composta da Lovato, Goldaniga e Altare. Gli esterni di centrocampo sono Bellanova a destra e Dalbert a sinistra con Baselli (alla prima da titolare in rossoblù), Grassi e Deiola sulla mediana. Due le punte: Joao Pedro e Pereiro, con quest’ultimo che agisce anche da seconda punta alle spalle dell’italo-brasiliano.

Match tosto e fisico, con il Cagliari che prova subito a spaventare il Napoli forte della spinta del pubblico di casa, in una Unipol Domus Arena tutta esaurita per la capienza massima consentita del 75%. Dopo una prima sfuriata è però la squadra di Spalletti ad avere le occasioni migliori: al 10′ Di Lorenzo calcia al volo un pallone in arrivo dalla sinistra, ma Cragno si oppone e devia con la punta delle dita in angolo. Sugli sviluppi dello stesso corner è Rrahmani a sfiorare il vantaggio a due passi dalla porta dopo una sponda, ma la sua deviazione di tacco termina sul fondo. Superato il momento, i sardi guadagnano campo e provano a fare la partita. Al 16′ occasione per Altare, che stacca di testa su un cross di Pereiro calciando poi fuori la ribattuta: nell’azione probabile carica su Ospina, che resta a terra con dolore alla mano. Due minuti dopo erroraccio di Koulibaly in disimpegno: Joao Pedro riceve in area e incrocia, ma la sua conclusione finisce fuori di poco.

L’emergenza non finisce per Spalletti, che poco prima della mezz’ora deve fare a meno anche di Di Lorenzo. L’esterno resta a terra dopo un contrasto con male alla testa: al suo posto entra Malcuit. Le difficoltà del Napoli proseguono e al 31′ è ancora pericoloso il Cagliari: palla in profondità di Baselli che trova Joao Pedro, ma il colpo di testa è debole e finisce fra le braccia di Ospina. Rossoblù che non concretizzano: gli azzurri non corrono più pericoli e provano ad uscire dalla pressione avversaria. Al 33′ Mario Rui cerca la conclusione da fuori: la palla scende all’ultimo e costringe Cragno alla parata in corner. La prima frazione si chiude dopo 4′ di recupero sul punteggio di 0-0.

Inizio di secondo tempo da incubo per il Napoli, che soffre tanto le avanzate del Cagliari. Al 53′ i sardi vanno vicinissimi al gol con Deiola, che riceve un cross basso sul dischetto del rigore ma colpisce male il pallone, che termina lontano dalla porta. Cinque minuti dopo la pressione si concretizza nel gol del vantaggio dei rossoblù: a segno Pereiro. L’uruguaiano prende palla sulla trequarti, sterza dalla destra e calcia a giro di sinistro sul secondo palo: papera di Ospina, tradito dal rimbalzo, e palla in rete per l’1-0. Le cose rischiano di mettersi anche peggio al 61′: questa volta Ospina è costretto ad una gran parata su un tuffo a botta sicura di Deiola e sulla ribattuta Baselli calcia clamorosamente alto a porta sguarnita. Spalletti capisce le difficoltà della squadra ed è costretto al triplo cambio: entrano i due acciaccati Osimhen Fabian Ruiz insieme ad Ounas; fuori Petagna, Demme e Juan Jesus.

I padroni di casa si rintanano quindi in difesa lasciando l’iniziativa per gli ultimi 20′ più recupero agli azzurri. Dalle parti di Cragno, però, non arrivano pericoli e anzi è il Cagliari a sfiorare il raddoppio. Al 78′ Joao Pedro calcia di prima da posizione defilata, il pallone termina sul fondo non di molto. All’86’ azione personale di Marin, che in contropiede salta due difensori: il tiro a giro viene però deviato da Ospina in corner con la mano di richiamo. Sugli sviluppi di corner è ancora Ospina a salvare i suoi, togliendo un pallone praticamente dalla porta. Gol sbagliato, gol subito: all’87’ Mario Rui crossa sulla testa di Osimhen, che incorna in rete battendo Cragno per l’1-1. Finale rovente, con chance da una parte e dall’altra. Al 93′ Marin sfiora ancora il gol calciando sull’esterno della rete, il Napoli chiude invece in attacco ma non riesce a creare pericoli da due calci d’angolo consecutivi. In Sardegna è 1-1, il Napoli raggiunge l’Inter ma fallisce l’aggancio al Milan capolista, ancora lontano due punti.

 

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