Andrea Ranocchia spara opinioni taglienti sulla Serie A: chi sale e chi inciampa? #SerieA #CalcioItaliano #IntervistaEsclusiva
Andrea Ranocchia, ex difensore dell’Inter, non si è mai fatto problemi a dire pane al pane nel mondo del calcio. In una chiacchierata franca, ha analizzato il livello della Serie A, senza peli sulla lingua. Secondo lui, dopo sole cinque giornate, è presto per gridare al capolavoro, ma alcune squadre stanno già emergendo come favorite.
“Sono passate solo cinque giornate, è ancor prima di presto. Il Napoli, al netto della sconfitta con il Milan, è una certezza del campionato. Se la giocheranno fino alla fine. L’Inter anche perché ha sbagliato due campionati ma ha una squadra forte, un tecnico bravo, sarà una bella lotta. Nel Milan si vede già l’impronta di Allegri, rispetto all’anno scorso si nota. Sono compatti, poi hanno Modric e Rabiot in mezzo al campo che sono complementari. Hanno una sola partita a settimana, al termine i km percorsi sono molti meno”.
Passando alla Juventus, Ranocchia la piazza un gradino sotto le big, senza tanti complimenti. Lui che ha calcato i campi, non esita a smontare le gerarchie, mettendo in evidenza come certi allenatori e giocatori facciano davvero la differenza.
“Un gradino sotto. Sopra ci sono Napoli e Inter, perché da una parte Conte in panchina incide tanto, dall’altra perché Chivu è forte, ci ho giocato. Un uomo da dieci, si fa voler bene, ha dei concetti di calcio”.
Sul Napoli, Ranocchia si sofferma sulle frizioni tra Conte e De Bruyne, descrivendo il tecnico come uno che non si ferma davanti a nessuno, e De Bruyne come un tipo sveglio che sa gestire le tensioni.
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“Conte lo è con tutti. È così, è la sua mentalità, non guarda il nome del giocatore, quanto ha vinto, oppure altre cose. Vede gli atteggiamenti dell’ultimo giorno, per il suo obiettivo, che è quello di arrivare in cima, devi ragionare così. Non puoi soprassedere se qualcuno ti risponde male perché ha avuto una giornata un po’ così. Non so come risolveranno, ma credo abbiano già chiarito. De Bruyne è un ragazzo intelligente”.
Non è una novità per Conte, che ha già gestito situazioni del genere altrove, come all’Inter. Ranocchia lo difende con ironia, sottolineando che il suo metodo è vincere a ogni costo, e guai a chi non ci sta. È il calcio nella sua essenza: o segui il capo o stai fuori.
“Con Lautaro, era uscito e si sono bacchettati, lui non era contento della sostituzione. Tu non hai altre scelte, lui è l’allenatore e si prende le responsabilità se le cose vanno bene o male. Conte dice una cosa molto semplice: sa come vincere e la storia parla da sola, su otto campionati di A ne ha vinti sette. Il suo metodo è quello, porta avanti il gruppo e non il singolo. O stai con lui o non vai bene nella sua squadra, ed è la sua forza”.
In sintesi, Ranocchia dipinge un campionato acceso, dove le gerarchie si definiscono sul campo e gli scontri verbali sono solo il contorno di una lotta senza quartiere. Le sue parole ricordano che nel calcio, come nella vita, non c’è spazio per i deboli.