Le polemiche sulla sostituzione di De Bruyne accendono il dibattito: un belga che borbotta e un tecnico che non le manda a dire #ChampionsLeague #PremierLeague
L’immagine di Kevin De Bruyne visibilmente irritato per la sua uscita dal campo contro il Milan a San Siro ha scatenato un’ondata di discussioni. Il belga, che la settimana precedente aveva gestito con maturità il cambio nella sua partita di Manchester, stavolta non ha nascosto il suo disappunto a Milano, borbottando in modo evidente.
“L’immagine di De Bruyne un filo incazzato per la sostituzione sta facendo discutere assai. Se l’altra settimana il belga era stato bravissimo nell’accettare il cambio di Manchester (casa sua), non si può dire la stessa cosa per il borbottio di Milano. Conte gli ha dato subito una mazzata virtuale, atteggiamento tipico e già visto (con Lautaro, per dire).
Sembra che la faccenda tra De Bruyne e l’allenatore sia stata messa a posto a livello relazionale, ma le complicazioni tattiche restano. Non è che ci voglia un genio per capirlo: con De Bruyne in campo, un tipo come McTominay potrebbe sentirsi un po’ fuori posto, però tra questi “campioni” è solo questione di tempo per trovare l’equilibrio giusto.
“La sensazione è che la questione sia già stata sistemata dal punto di vista dei rapporti ma sia più complicata dal punto di vista tattico. Oddio, neanche così tanto. È vero che con il roscio in campo McTominay rischia di risultare meno a suo agio, ma è altrettanto vero che tra giocatori “superiori” (lo sono), trovare il giusto incastro è solo questione di tempo”.