NAPOLI NEWS

LEGGI ANCHE

Marino: “Scudetto Napoli, la mia medaglia è sparita”

Raimondo Marino, ex calciatore del Napoli, ha recentemente fatto delle dichiarazioni a Radio CRC riguardo al suo periodo nella squadra partenopea. Marino, che in passato ha giocato con Meluso, attuale direttore sportivo del Napoli, ha raccontato di come non abbia mai ricevuto la sua medaglia per lo scudetto vinto dalla squadra.

Marino ha spiegato di aver giocato solo 4 partite da titolare durante la stagione in cui il Napoli ha vinto lo scudetto, prima di andarsene a causa di contrasti con l’allenatore. Tuttavia, non ha mai ricevuto la sua medaglia d’oro e ha letto che sarebbe finita nelle mani di un pentito della camorra.

Il ex calciatore ha inoltre commentato sulla situazione attuale del Napoli, sottolineando che non è colpa di Garcia, l’allenatore, ma che ci sono dei calciatori che non accettano i rimproveri e altri che non accettano di stare in panchina, dato che giocavano spesso con Spalletti. Marino ha consigliato agli giocatori di fare gruppo, parlarsi, confrontarsi e conoscersi. Ha sottolineato come non sia semplice per un allenatore entrare in un gruppo che ha appena vinto.

Riguardo a Meluso, attuale direttore sportivo del Napoli, Marino ha affermato di conoscerlo bene, definendolo una persona pulita e un grande intenditore di calcio. Ha spiegato che i direttori sportivi dipendono dai presidenti, e nel caso del Napoli, il presidente De Laurentiis è molto autoritario. Ha anche sottolineato che i direttori sportivi non sono a conoscenza di tutte le dinamiche all’interno del club e che spesso basta un massaggiatore o un magazziniere per mettere zizzania.

Nonostante la situazione confusa del Napoli, Marino crede che sia possibile risolvere il problema. Ha affermato che il gruppo è forte e che bisogna cercare di capire qual è il problema. Marino ha anche condiviso alcuni consigli tattici su come marcare Osimhen, sottolineando che bisogna marcargliela al contrario perché cerca sempre lo spazio.


Leggi anche