Napoli in Champions: Espulsione controversa e orgoglio partenopeo, Chiariello spara a zero sui criticoni! #Napoli #ChampionsLeague #Conte #City
Il giornalista Umberto Chiariello, nel suo spazio su Radio Crc, ha analizzato senza peli sulla lingua la prima uscita del Napoli in Champions League contro il Manchester City, mettendo in luce errori, pressioni e una difesa che ha retto a malapena. Con un tocco di sarcasmo verso chi critica solo per partito preso, ha ricordato come la squadra non avesse mai subito espulsioni in Coppa Italia e campionato l’anno scorso, ma ecco che succede proprio all’esordio più tosto.
“L’anno scorso, era un po’ passato sotto silenzio questo particolare, in Napoli tra Coppa Italia e campionato non aveva subito neanche un’espulsione. Quando la subisce? All’esordio di Champions sul campo più difficile. Aumenta il livello, aumenta la pressione, aumentano le difficoltà e aumentano anche gli errori. Come ha subito con l’espulsione di Napoli? Beukema in tuffo di testa anticipa Haaland, e devo dire che non c’è fallo, tutti a dirmi c’è fallo, c’è fallo, ma l’ho rivisto e fallo non c’è. L’ultimo uomo del Napoli in fase difensiva è Di Lorenzo che ha una sola cosa da poter fare, entrare in scivolata per allungare il pallone verso il fallo laterale. Non lo prende per pochissimo, è sfortunato, è entrato per contrastare il pallone e metterlo in fallo laterale ma non lo prende, prende l’avversario che a sua volta frana su di lui e quello è un dogso, cioè è un fallo su una chiara occasione da rete, ineccepibile anche se l’arbitraggio non è stato brillantissimo.”
Chiariello non le manda a dire ai soliti sapientoni che sparano critiche facili, etichettando Conte come un fenomeno solo in campionato e una delusione in Europa. Invece, elogia la squadra per aver retto contro una corazzata come il City, piena di fenomeni come Foden e Haaland, e difende la prestazione iniziale come quella di una vera formazione europea, come Sacchi aveva predetto.
“C’era evidentemente chi non vedeva l’ora per poter far partire le critiche a Conte, col solito refrain Conte è un drago in campionato, è una pippa in Champions o che nelle coppe il gioco di Conte è superato. Pochi giorni fa ci ha detto Sacchi, grande fautore del calcio europeo, che la squadra più europea italiana è il Napoli. Nei primi 20 minuti a me ha dato l’impressione di una squadra europea, pronta a combattere contro una squadra fortissima, in grande ripresa come il Manchester City. Chi ha seguito il derby con lo United, si è accorto che il City ha ritrovato giocatori fondamentali e straordinari come Rodri, che non è ancora al pieno della forma, ma soprattutto Foden, a cui si aggiungono i soliti Doku, che è un giocatore che se comincia a vedere la porta diventa devastante perché quando parte in serpentina, in dribbling, non lo prendi più. Foden è un geniaccio del calcio e Haaland è il gol fatto e senza fatto persona. 50 gol in 49 partite, di che parliamo? Il Napoli ha tenuto botta. Solo le invenzioni straordinarie di Foden e Doku hanno fatto sì che il City vincesse la partita.”
Nonostante la sconfitta, Chiariello sottolinea l’organizzazione difensiva del Napoli e l’impegno di tutti, inclusi giocatori come Politano e il portiere, che hanno evitato un umiliante passivo. Con un’irriverenza tipica, smonta le lamentele e invita a vedere il lato positivo, come le parate decisive e lo spirito combattivo.
“Il Napoli ha una grande organizzazione difensiva, ha mostrato l’orgoglio e la capacità di lottare tutti insieme per evitare un passivo più grande, certo non ha inciso in attacco dopo i primi 20 minuti in cui è andato molto vicino al gol con Beukema. Io, a fine partita, ero orgoglioso di questa squadra. Sento commenti negativi, abbiamo rinunciato a giocare, potevamo provare a giocarcela, ma per far che? A prendere 4-5 gol? Ha detto a un certo punto Conte, incavolato, in sala stampa, col City si perde anche 11 contro 11, loro erano i favoriti, 11 contro 11 se l’avessimo persa sarebbe stato normale, quindi… portiamoci a casa la prestazione, rendiamoci conto che la prestazione c’è stata, che era quello che avevo chiesto tutta la settimana. In settimana ho usato anche il paradosso per dire che la partita più importante fosse col Pisa e col City contava tener botta e non prendere la goleada.”
Guardando avanti, il focus si sposta sulla prossima sfida con il Pisa, dove il Napoli deve rialzarsi e convincere, con cambi intelligenti come quello di De Bruyne. Chiariello, con il suo stile diretto, liquida la partita col City come quasi irrilevante e stressa l’importanza di mantenere la testa alta per non perdere la corsa.
“Col Pisa giocheranno Di Lorenzo, De Bruyne, che ha giocato 25 minuti, è stato cambiato obbligatoriamente e lui stesso ha compreso la scelta di Conte. È inutile che andate a prendere la smorfietta di De Bruyne quando esce dal campo. Quella smorfia può essere anche di disappunto per una partita rovinata, ma non ha detto una parola, è intelligente e capisce che in quel caso in automatico si cambia il numero 10, quello tecnicamente più bravo. 10 come ruolo, non come numero di maglia. Quindi io non darei tanto peso a questa partita che diventa anche quasi ingiudicabile.”
Infine, elogia singoli come Politano e Di Lorenzo, pur con un velo di critica sprezzante verso chi esagera le colpe, e conclude che questa sconfitta non intacca le ambizioni del Napoli, ma serve da lezione per rialzarsi più forte, mantenendo fiducia e concentrazione sul prossimo obiettivo. Una squadra tosta, pronta a dare filo da torcere a chiunque.