Gasperini a Roma: Dybala ok, ma il mercato è un casino! #ASRoma #CalcioMercato #SerieA
Gian Piero Gasperini, il nuovo timoniere della Roma, ha rotto il ghiaccio con la stampa dal centro sportivo di Trigoria, sparando a zero su allenamenti, acquisti e affanni vari. In un mondo di chiacchiere ipocrite, lui dice pane al pane: la squadra sta arrancando, ma c’è voglia di combattere.
Il tecnico ha elogiato l’arrivo di Dybala, definendolo un segnale positivo. “Dybala è arrivato bene, con una buona base di allenamento. Ancora non calcia al meglio ma oggi ha voluto giocare una parte della partita e questo è un buon segnale. La prima settimana è stata molto positiva. C’è stato un ottimo impatto, ho trovato ragazzi molto disponibili, anche i giovani si stanno dando da fare”.
Sull’impatto con Roma, Gasperini ha risposto con un tocco di ironia, ammettendo di essere ancora un po’ isolato. “Al momento vivo molto a Trigoria (ride, ndr)… Roma è una città straordinaria”.
Passando al mercato, non le manda a dire: stasera arriva il primo acquisto, El Aynaoui, ma le cose non vanno lisce come l’olio. “Purtroppo ci sono state una po’ di vicissitudini e sicuramente siamo un po’ in ritardo sul mercato.
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Sulla possibilità di schierare Dybala come centravanti, Gasperini lo vede come una soluzione temporanea. “Di emergenza. Pellegrini? Avrà ancora del tempo per l’operazione al naso. Dovbyk martedì sarà già a disposizione”.
Infine, sulle preoccupazioni per la rosa, ammette candidamente che il tempo stringe e le assenze pesano, ma confida nella società. “Stiamo cercando di darci un’identità a partire da queste partitelle. La squadra rispetto a Maggio ha sei giocatori che se ne sono andati e due infortunati. La società sta lavorando al meglio per cercare di fare un organico con i criteri che abbiamo stabilito. Preoccupato? Un po’ sì… tra meno di un mese inizia il campionato… ma sono sicuro che verrà fatto tutto il dovere”.
In sintesi, Gasperini sta cercando di dare una scossa alla Roma, tra ottimismo e realismo brutale: il calcio è un gioco duro, e a Trigoria lo sanno bene.
