Milinkovic-Savic fa il difficile per il Napoli: ennesimo allenamento solitario oggi

Vanja Milinkovic-Savic ancora ai margini: Trattativa col Napoli quasi in porto, ma i soliti ritardi #CalcioMercato #NapoliTorino #PortieriSulPiedeDiGuerra

Vanja Milinkovic-Savic sta ancora sgobbando per conto suo, senza unirsi al gruppo nemmeno oggi – roba da far ammattire i suoi compagni. Questa mattina, la sessione ha previsto un allenamento congiunto con la Primavera che è in ritiro a Lasa, a pochi chilometri da Prato allo Stelvio. Per il Torino, è toccato scaldarsi sul campo secondario, mentre Zapata e Ilkhan continuano imperterriti con il loro lavoro personalizzato. Come se non bastasse, il portiere è lì che aspetta da giorni l’ok per le visite mediche con il Napoli, con la situazione che non si sblocca.

I quotidiani non fanno che blaterare su come le distanze tra i due club per Ngonge abbiano rallentato anche l’affare Milinkovic, che però è praticamente concluso – questione di ore e il portiere raggiungerà Conte a Dimaro. Insomma, un tira e molla che puzza di furbate da parte di tutti, ma alla fine sembra che la palla passi.

Milinkovic-Savic era stato accostato da tempo al club azzurro, già prima dell’ufficialità del rinnovo di Meret. Piace al Napoli e piace a Conte, con una trattativa viva e concreta. Il portiere serbo ha una clausola da 19 milioni ma il Napoli non vuole coprirla, preferendo magari un’offerta al ribasso. Al Torino piace molto Ngonge, e si potrebbe chiudere l’affare con o senza la contropartita tecnica dell’attaccante ex Verona allenato proprio all’Hellas da Baroni – una mossa furba o solo una scusa per tirare sul prezzo?

A 28 anni, Milinkovic-Savic è stato tra i migliori portieri dell’ultimo campionato e ha due doti: è un para-rigori e ha una grande tecnica di base. In carriera ha iniziato come centrocampista, il che gli dà una personalità da vendere, qualità nei rilanci e una fisicità impressionante essendo alto 2,02 metri. Insomma, doti che intrigano, e il Napoli ci pensa come alternativa a Meret nell’anno del ritorno in Champions League – un gigante che potrebbe fare la differenza, se non inciampa nei soliti casini.