Scandalo Osimhen: la verità
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scomoda sulla giustizia sportiva #Calcio #Giustizia #Juventus
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Massimo Pavan, noto giornalista e vicedirettore di TuttoJuve.com, si è espresso in merito alle intercettazioni pubblicate dal quotidiano Repubblica riguardanti il caso Osimhen. “Quanto emerso ieri conferma che esistono due velocità: una per la Juventus e una per tutti gli altri.” Non sembra mai esserci pari dignità nel mondo del calcio, e Pavan non esita a farcelo notare.
La situazione è inquietante. “È ora che la società bianconera si faccia rispettare.” Le dichiarazioni mettono in evidenza una disparità che, sebbene nota, continua a sorprendere. Si dice sempre che le regole valgono per tutti, ma i fatti parlano chiaro: c’è chi corre più veloce e chi deve seguire un percorso ad ostacoli.
L’analisi è cruda e diretta. I quattro giocatori coinvolti nell’ultima indagine non avevano, secondo l’analisi di Pavan, “un valore congruo, a differenza di quanto accaduto con la Juventus.” È un’affermazione che, seppur provocatoria, colpisce nel segno. La giustizia sportiva sembra avere due pesi e due misure, e il tifo si polarizza tra chi difende la propria squadra e chi critica l’andazzo generale.
In un contesto come quello attuale, le parole di Pavan risuonano come un campanello d’allerta: è tempo di chiedersi quanto sia realmente imparziale il sistema. E se ci sono dubbi su questo, la vera domanda che rimane è: quanto tempo ci vorrà perché le cose cambino?
Il calcio non è solo sport, è una battaglia di principi. E come in ogni battaglia, ci sono vinti e vincitori. È giunto il momento di svegliarsi e rendersi conto che il gioco è influenzato da ben più di ciò che accade in campo.
