Il Napoli affonda contro il City: analisi brutale di Del Genio #Napoli #ManchesterCity #ChampionsLeague
Nel mondo del calcio, dove le sconfitte sono pane quotidiano, il giornalista Paolo Del Genio non ha peli sulla lingua nel commentare la debacle del Napoli sul campo del Manchester City. Con un tocco di cinismo che fa quasi male, sottolinea come il City sia nettamente superiore, ma non abbastanza da dominare senza bisogno di un aiutino come l’espulsione.
“Il City è superiore ma non tale da creare quanto poi ha creato in superiorità numerica. In quei 20 minuti il Napoli ha avuto un’occasione, se ne avesse create in proiezione 4 magari un gol ci usciva, loro fino a quel momento non erano stati pericolosi. Era un’altra partita. Ma è saltato tutto col rosso, non c’è alcuna risposta. Poi il City è la squadra peggiore al mondo contro cui restare in 10 per il loro modo di giocare. Il City non è la più forte, ma è la più forte a sfruttare la superiorità numerica. Può succedere l’inferiorità, ma non può accadere contro il City perché il loro palleggio lo conoscono in tutto il mondo, girano fino a quando esce lo spazio. Non puoi opporti, se li vai a prendere… già ti entrano 11 vs 10 abbastanza spesso, se li vai a prendere con più forza in alto allora prendi davvero 6 gol.”
Del Genio, senza tanti giri di parole, descrive una situazione che suona quasi come una beffa del destino per il Napoli, costretti a subire un umiliante vantaggio numerico. Passa poi a consigli tattici spinti, con un’ironia tagliente che fa sembrare il calcio una roulette russa.
“Contro questi non li puoi attaccare con l’uomo in meno, ti devi fare il segno della croce al momento del rosso e sperare in tante parate e pochi errori, lì Anguissa sbaglia sul primo gol perché devi mantenere le posizioni per ridurre la pericolosità e lui pressa e poi Foden e Haaland sono bravissimi. Nessuna croce su Anguissa ma con l’uomo in meno non puoi pressare. Poi sulla stanchezza dopo tanti minuti… Per avere più pericolosità non so se si poteva, sul rosso non so neanche se è il caso di tenere Hojlund, con De Bruyne hai più possesso, forse, ma è un’ipotesi nelle difficoltà e col senno del dopo, ma in questi casi esce il trequartista o la mezzala offensiva, ma non cambiava niente… 70 minuti con l’uomo in meno è troppo. Cambio Politano? Era Neres, ma sullo 0-0 l’unica speranza era portare a casa questo risultato, avrà pensato Conte”.
In sintesi, l’analisi di Del Genio dipinge un quadro crudo e senza sconti: contro una macchina come il City, un passo falso può trasformarsi in un disastro totale, e il Napoli l’ha pagato caro, lasciando spazio a riflessioni amare su tattiche e fortuna nel grande circo del calcio europeo.