Filardi: Napoli ha bisogno di un attaccante che spacchi le difese, non un altro Lukaku bis #CalcioNapoli #Mercato2024 #SerieA
In un mondo del calcio dove le squadre di Serie A si barricano come topi in trappola, l’ex azzurro Massimo Filardi non le manda a dire e punta il dito sui bisogni tattici del Napoli. Con un tono schietto e senza peli sulla lingua, Filardi insiste che la squadra debba rinforzarsi per non finire schiacciata nelle partite europee, dove le avversarie non si limitano a difendere ma vanno all’assalto.
“Il Napoli spero che acquisti un attaccante, alternativo a Lukaku, con altre caratteristiche. A Conte secondo me serve una punta che attacchi lo spazio, uno come Nunez o Kean più che come Lucca. L’ideale sarebbe avere Osimhen, parlando di caratteristiche. Questo perché – ha detto l’ex azzurro Massimo Filardi a Radio Marte nel corso di ‘Marte Sport Live’ – se in serie A la maggior parte delle avversarie si chiudono a riccio e non concedono spazi, in Champions invece le squadre tendono ad aggredire e il Napoli dovrà avere anche calciatori che dettano il passaggio negli spazi. Lang, Ndoye, Neres e Politano formerebbero un ottimo poker di esterni d’attacco.”
Filardi non si ferma qui e approfondisce il discorso sugli esterni, sottolineando come servirebbero giocatori che non solo creino gioco ma anche aiutino in difesa, evitando di lasciare il Napoli esposto. Secondo lui, certi acquisti potrebbero bilanciare la squadra senza dover spremere troppo i talenti chiave.
“Politano e Ndoye penso che sarebbero titolari, anche perché garantirebbero anche un buon equilibrio tattico e potrebbero dare una mano in fase passiva. Il Napoli ha De Bruyne che sposta gli equilibri ma non bisogna farlo troppo correre, altrimenti lo perdi, e per questo avere due ali che ripiegano sarebbe positivo. Beukema è un elemento molto valido: in tempi diversi sarebbe costato 20 milioni. Il problema è che il mercato chiude troppo tardi: se il termine fosse stato tra 10 giorni il difensore avrebbe avuto una valutazione diversa. Già nel 1998, quando ero procuratore, la scadenza era molto più logica, attorno al 15 luglio, ovvero prima dei ritiri delle squadre”.
In conclusione, le parole di Filardi evidenziano un mercato calcistico caotico e ritardato, che potrebbe costare caro alle squadre come il Napoli, lasciando spazio a errori strategici in una stagione già piena di sfide. Un richiamo diretto per chi deve decidere, in un ambiente dove il tempismo è tutto o niente.