lunedì, Dicembre 1, 2025

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L’Arabia Saudita intensifica l’asta per Cajuste con un rilancio azzardato, ma quella penale rivela i rischi nascosti del calcio moderno

Il destino di Cajuste: un affare che fa tremare il Napoli

Il futuro di Jens Cajuste resta appeso a un filo, con il Neom – quel nuovo gioiellino della Saudi Pro League – tornato prepotentemente alla carica. Questa frase suona come l’ennesimo assalto dal deserto, dove i petrodollari cercano di svuotare le casse europee. Ma andiamo oltre: per i tifosi del Napoli, è l’ennesimo segnale che i sauditi stanno trasformando il calciomercato in una fiera del bizzarro.

Cajuste, il centrocampista svedese del Reims, è un profilo solido, con recuperi furbi e un’energia che ricordano un Hamsik ai suoi tempi d’oro. Eppure, se il Neom lo vuole così tanto, perché non resta in Europa? Il Napoli ha bisogno di rinforzi a centrocampo, ma inseguire un giocatore che finisce in Arabia Saudita è come comprare un’auto di lusso per poi parcheggiarla nel deserto.

Ironico, vero? Mentre noi partenopei sogniamo un’estate di colpi stile De Laurentiis, ecco che i rivali orientali ci soffiano talenti con offerte da capogiro. Pensate a quanto è successo con altri club: il PSG ha perso pezzi per meno, e se il Napoli non accelera, finiremo come la Juventus ai tempi delle cessioni obbligate – roba che fa male al cuore.

Quindi, amici azzurri, svegliamoci: va bene sognare il prossimo Zielinski, ma se Cajuste scappa lì, è un affare perso. Discutiamone nei bar, sui social: il Napoli merita scelte coraggiose, non mezze misure contro petrolieri in cerca di visibilità. Forza, non restiamo a guardare!