L’ex calciatore Massimo Orlando non le manda a dire sulle big del calcio italiano
L’ex giocatore Massimo Orlando, intervenuto a Maracanà su TMW Radio, ha sparato a zero su alcune squadre della Serie A, criticando prestazioni e potenzialità con un tocco di realismo brutale. Dal Milan alla Juve, passando per Napoli e Inter, ecco cosa ha detto senza filtri. #SerieA #CalcioItaliano #OpinioniSportive
Orlando ha iniziato analizzando la debacle del Milan, sottolineando come abbiano letteralmente gettato al vento l’opportunità di vincere. “Il Milan ha buttato via la partita. Alla Juve mancava Thuram, Bremer, aveva un centrocampo che deve per forza migliorare, sennò fatica ad avere una classifica decente. Ha una classifica più che buona per le squadre che ha incontrato, ma se non migliora non vedo grandi spazi per lottare per qualcosa d’importante”.
Passando a Leao, l’ex calciatore non ha risparmiato critiche al talento portoghese, nonostante ne riconosca le qualità. “L’unica giustificazione è che rientrava dopo un mese e mezzo di stop. È un giocatore meraviglioso, ma a 26 anni dovresti essere maturo, decisivo, e non lo è. Dispiace perché ha qualità uniche. Se continua così, Gimenez sarà il titolare e lui partirà dalla panchina”.
Sul Napoli e la loro vittoria contro il Genoa, Orlando ha evidenziato una certa chimica tra due giocatori, notando come la squadra sappia soffrire ma alla fine prevalere.
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Valutando le grandi del campionato, l’ex calciatore ha dato un giudizio schietto sulle loro prestazioni fin qui. “È la Roma di Ranieri ancora. Batto le mani a Gasperini, che ha capito che non può giocare al suo modo e gioca alla maniera di Ranieri. Quello che impressiona è che gestisce bene la partita, si difende bene e poi ti dà la sensazione che prima o poi il gol lo trova. Alla lunga però non la vedo da Scudetto”.
Infine, Orlando ha elogiato l’Inter per il loro approccio spensierato e l’impatto del lavoro di Chivu. “Vedo che giocano con allegria, spensieratezza. Ha fatto un lavoro profondo Chivu, li vedo fare gruppo, sorridere, e giocare con un’intensità che vedevamo con Inzaghi quando era al top. Ha fatto un grande lavoro. Insieme al Napoli ha qualcosa in più delle altre”.
In sintesi, le parole di Orlando dipingono un quadro crudo del campionato, dove poche squadre sembrano davvero pronte a dominare, e il margine per gli errori è strettissimo.