Nel post-partita di Fiorentina-Napoli, ci troviamo purtroppo a dover riportare e condannare un episodio di grave mancanza di buon senso e comportamento inaccettabile, ai danni dei giornalisti presenti all’Artemio Franchi di Firenze. Durante l’immediato post-gara, la troupe formata dal giornalista professionista Manuel Guardasole e dall’inviato di Canale 21, Manuel Parlato, è stata allontanata da una zona adiacente allo stadio, dove inizialmente gli steward e successivamente le forze dell’ordine avevano dato loro il permesso di lavorare e svolgere collegamenti in diretta.
Per spiegare meglio: al termine della partita, come avviene dopo ogni match al Franchi, l’inviato svolgeva i suoi collegamenti in diretta in un’area esterna alla tribuna centrale. Gli steward e i responsabili della comunicazione presenti non avevano comunicato alcuna limitazione al lavoro in quella zona. La diretta è proseguita senza problemi fino a quando un gruppo consistente di tifosi della Fiorentina ha iniziato a radunarsi lungo il cordone esterno dello stadio, manifestando aggressività con gesti provocatori e cori minacciosi, non solo nei confronti dei giornalisti, ma anche verso due famiglie di tifosi napoletani che stavano uscendo dallo stadio con donne e bambini.
I responsabili della sicurezza, anziché intervenire per mantenere l’ordine pubblico e tutelare le famiglie in difficoltà, hanno invitato i giornalisti a lasciare la zona tutelata, spingendoli verso un’uscita affollata da tifosi esagitati. Questa decisione ha evidenziato una totale mancanza di buon senso. Dopo un confronto con le forze dell’ordine, si è deciso di mantenere i giornalisti in una zona percepita come più sicura. Tuttavia, nonostante questa decisione, i responsabili della sicurezza del club sono tornati ad affrontare i giornalisti, tentando di fotografarli e strappare il media pass al collega Parlato. Infine, hanno accompagnato gli inviati all’esterno dell’area, esponendoli ai tifosi della Fiorentina.
Grazie all’intervento delle forze dell’ordine, che hanno spostato alcuni agenti a protezione dei giornalisti, si è potuto garantire un minimo di sicurezza.
Oggi, l’Ordine dei Giornalisti della Campania ha condannato pubblicamente l’accaduto, esprimendo solidarietà ai giornalisti coinvolti. Ha stigmatizzato i comportamenti di chi è designato a garantire la sicurezza durante eventi sportivi, esortando a utilizzare buon senso per permettere a tutti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza.
